Le Nostre Chiese

Chiesa S.Stefano, la Collegiata

Ubicata nella centralissima piazza della Repubblica, della quale delimita quasi per intero un lato, è dedicata a S. Stefano Protomartire. Le sue origini si fanno risalire ad un’antica pieve, sorta intorno all’anno Mille. La prima notizia certa di una ristrutturazione della chiesa è del 1491 e si riferisce all’attuale cripta. Sopra la cripta e sulle fondamenta della vecchia chiesa ne fu costruita una più ampia nel 1571.Venne ulteriormente ampliata in una successiva ristrutturazione del 1618 ad opera della Confraternita del SS. Sacramento. L’attuale struttura a croce latina è stata eseguita negli anni che vanno dal 1743 al 1770 nelle forme derivate dall’architettura del Vanvitelli.

Chiesa S.Benedetto, il Monastero

Il 3 aprile del 1555 il consiglio comunale decise di costruire un monastero nel terziere Montebello (oggi popolarmente chiamato Mucchia) anche per desiderio degli abitanti del paese “anelanti ad un asilo, al pudore ed illibatezza delle oneste donzelle”.
Nel 1573 si diede inizio ai lavori che terminarono nel 1587, quando suor Angela e suor Silvestra, monache del monastero di S. Caterina di Montesanto, diedero vita ad una comunità dedita, oltre che alla vita claustrale e di noviziato, anche all’opera di educazione delle fanciulle che si è protratta fin quasi ai nostri giorni.

Chiesa S.Francesco, il Convento

La prima chiesa ed il primo convento che i frati costruirono all’interno del paese risalgono al 1292, periodo in cui San Francesco d’Assisi passò nella Marca per annunciare la pace e la fede. In precedenza risiedevano fuori le mura nel convento di S. Anastasio che era stato abbandonato dai monaci benedettini.
La chiesa venne ampliata nel 1575 per l’aumentato numero dei fedeli. Quella primitiva scomparve, presumibilmente tra il 1745 ed il 1761, in seguito alla demolizione cui seguì la costruzione della chiesa settecentesca. Da sette secoli è custodita dallo stesso ordine religioso.

Chiesa S.Agostino, il Convento

La chiesa ed il convento di S. Agostino si ergono su un poggio ai piedi del centro murato di Castelfidardo.
La costruzione della chiesa iniziò nel 1490 a spese di Piersimone Puccetti Montemanno (probabilmente sulle rovine di un’altra, quella dell’Angelo) e venne dedicata all’Annunciazione di Maria Vergine. Solo intorno al 1501 venne chiesta l’autorizzazione per costruire presso la chiesa un convento.
Nel 1560 gli edifici furono lasciati ai Padri Agostiniani della cui presenza a Castelfidardo si ha menzione già nel 1512. Il 15 aprile del 1571 iniziò la costruzione del nuovo edificio sulle fondamenta dell’altra chiesa.

Chiesa S.Rocco

La Chiesa di San Rocco (protettore degli appestati sin dal 1400), la cui edificazione risale presumibilmente alla fine del 1400, mentre le caratteristiche attuali sono sicuramente da ricondursi al secolo XVIII, quando venne intitolata a Santa Maria del Suffragio. L’ambiente interno, ad aula unica con semplice copertura ad orditura lignea, è estremamente povero e raccolto, quasi in contrasto con il restauro esterno che lascerebbe pensare a maggiori preziosità. Bisogna distogliere lo sguardo dall’intonaco bianco e dagli stucchi per immaginare l’ambiente originario quattrocentesco, magari aiutati da un’ occhiata preventiva alla parete nord, volutamente non intonacata e costruita in pietre e tufo.

Chiesa S.Maria della Misericordia

Di questa piccola chiesa, ubicata in pieno centro storico di fronte a quella di San Francesco, si hanno notizie fin dal 1465. Apparteneva alla Confraternita della Misericordia, la quale aveva la cura dell’ospedale che vi era annesso.
La Confraternita fu unita a quella del SS. Sacramento, che da allora in poi volle denominarsi di Gesù e Maria.
Anticamente era l’oratorio della Confraternita della Misericordia che si occupava dell’assistenza degli ammalati.

Chiesa S.Vittore

Della chiesa di S. Vittore sappiamo dalla tradizione che esisteva già nel 1193, anno in cui era ormai in uno stato di abbandono. Le prime notizie scritte sono del 1273 quando era già legata alla chiesa di S. Stefano. Esisteva ancora nel 1594 sulla base della testimonianza di padre Civalli, mentre secondo il canonico Baldi, nel 1620 la vecchia chiesa era praticamente distrutta, ma se ne stava costruendo sullo stesso luogo una nuova.